Nessuno mi puo' giudicare
Promo del documentario "Nessuno mi può giudicare" di Marco Travaglio e Annamaria Bianchi
autore Marco Travaglio email biancamarini@iol.it
citta' roma
data 15/06/2004
nome del file ngv_rm_it_20040510_nessuno_mi_puo_giudicare.avi
durata 00:11:34 (hh:mm:ss)
cd 48
grandezza 62.94 Mb
lingua it
mime type avi divx (video/avi)
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Storia tragicomica di un premier imputato e impunito
di Marco Travaglio
Nell'ultima campagna elettorale, quella del maggio 2001, mancava un manifesto berlusconiano: quello con la scritta "Niente processi per me".
O "per noi".
E nel programma della Casa della Libertà mancavano almeno due voci: "Impunità per il premier" e "Ripristino dell'immunità parlamentare"
E pensare che nella sua prima campagna, nel '94, il Cavaliere si era schierato con "l'opera di moralizzazione della vita pubblica intrapresa da valenti magistrati" demonizzando "la vecchia classe politica, travolta dai fatti e superata dai tempi", che si era "autoaffondata sotto il peso del debito pubblico e del finanziamento illegale dei partiti".
Nove anni dopo, quando la Suprema Corte sentenzia che non c'è motivo di dubitare dell'imparzialità dei giudici del processo SME, in cui è imputato per corruzione giudiziaria, il Presidente del Consiglio decide di mandare al paese un messaggio preregistrato ad Arcore e trasmesso a reti unificate.
Annunciando che in tutti quegli anni aveva scherzato.
Non è vero che vuol essere processato come ogni altro cittadino.
Uno come lui può essere giudicato solo "dai suoi pari", cioè da nessuno...
Tutti i retroscena delle vicende politiche e giudiziarie di Silvio Berlusconi raccontati in 45 minuti da Marco Travaglio, con vignette satiriche, documenti, frasi celebri di Berlusconi e molto altro...
di Marco Travaglio
Nell'ultima campagna elettorale, quella del maggio 2001, mancava un manifesto berlusconiano: quello con la scritta "Niente processi per me".
O "per noi".
E nel programma della Casa della Libertà mancavano almeno due voci: "Impunità per il premier" e "Ripristino dell'immunità parlamentare"
E pensare che nella sua prima campagna, nel '94, il Cavaliere si era schierato con "l'opera di moralizzazione della vita pubblica intrapresa da valenti magistrati" demonizzando "la vecchia classe politica, travolta dai fatti e superata dai tempi", che si era "autoaffondata sotto il peso del debito pubblico e del finanziamento illegale dei partiti".
Nove anni dopo, quando la Suprema Corte sentenzia che non c'è motivo di dubitare dell'imparzialità dei giudici del processo SME, in cui è imputato per corruzione giudiziaria, il Presidente del Consiglio decide di mandare al paese un messaggio preregistrato ad Arcore e trasmesso a reti unificate.
Annunciando che in tutti quegli anni aveva scherzato.
Non è vero che vuol essere processato come ogni altro cittadino.
Uno come lui può essere giudicato solo "dai suoi pari", cioè da nessuno...
Tutti i retroscena delle vicende politiche e giudiziarie di Silvio Berlusconi raccontati in 45 minuti da Marco Travaglio, con vignette satiriche, documenti, frasi celebri di Berlusconi e molto altro...
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