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Occupazione dello spazio di via Avesella 2 - Bologna
liberiamo spazi, li ridiamo alla citta'! Questa e' la storia recente di un edificio pubblico per la cui ristrutturazione erano stati destinati 3.500.000.000 di lire dei fondi pubblici nel 1998.

autore BAZ
email baz@ecn.org
citta'
data 23/05/2006

nome del file ngv_bo_it_20050311_occupazione_dello_spazio_di_via_avesella_2.avi
durata 00:05:05 (hh:mm:ss)
cd 84
grandezza 28.12 Mb
lingua it
mime type avi divx (video/avi)

liberiamo spazi, li ridiamo alla citta'! Questa e' la storia recente di un edificio pubblico per la cui ristrutturazione erano stati destinati 3.500.000.000 di lire dei fondi pubblici nel 1998. Oggi quell'edificio versa ancora in condizioni fatiscenti e ospita cabine enel e atc che diffondono onde elettromagnetiche pericolosissime per la salute degli abitanti del quartiere. Queste sono le politiche abitative, ambientali e sociali di cui la giunta Guazzaloca si e' resa responsabile e che la giunta Cofferati non vuole proprio cambiare! Di situazioni di degrado urbano e ambientale come queste a Bologna ce ne sono decine! E nessuno muove un dito! Anzi si riempie le tasche, visto che non possiamo fare a meno di chiederci dove siano finiti i fondi pubblici con cui si doveva ristrutturare il palazzo! Oggi vogliamo denunciare questa grave situazione e invitiamo la citta' a venirci a trovare per vedere con i propri occhi quale sono le politiche sociali e abitative che l'assessore Amorosi e la vice sindaco Scaramuzzino hanno messo in cantiere per la citta' e per i suoi lavoratori. Queste sono vere politiche contro la citta' e contro chi questa Bologna contribuisce a costruirla e arricchirla con il proprio lavoro materiale e immateriale, queste sono le politiche che fanno ancora piu' precaria e difficile la nostra vita di lavoratori co.pro, a collaborazione occasionale, di finti soci delle cooperative bianche e "rosse", di lavoratori in affitto di agenzie interinali, di operatori della comunicazione, di operai di fabbrica, di migranti e di studenti. Siamo i giovani precari, migranti e studenti che da un anno hanno iniziato ad occupare case nella periferia di Bologna per conquistare un diritto semplice e necessario: quello di vivere sotto un tetto. Ma oggi, oltre a denunciare pubblicamente la gestione degli edifici pubblici abitativi del comune, vogliamo proporre a tutti e a tutte qualcosa in piu', vogliamo proporre alla citta' una sperimentazione sociale di riqualificazione dal basso di queste strutture che, fino a quando saranno lasciate marcire e saranno sottratte all'uso collettivo, siamo determinati a liberare e riempire con i nostri progetti e desideri di miglioramento radicale della qualita' della vita. Oggi, liberando questo spazio, lo restituiamo al suo legittimo proprietario, oggi lo ridiamo al quartiere, alla citta'. Invitiamo tutti e tutte al tour della vergogna sin da ora. Assemblea del\sul precariato sociale metropolitano, racconti, proposte, desideri dalle ore 15.30. Info point: - sportello di lotta per diritto alla casa -> M.A.O. - sportello contro la precarieta' -> CRASH storia di un edificio: via avesella 2/tanari vecchia 1 - 12 alloggi - luglio 1998: la Giunta del Comune di Bologna deliberava il completamento del programma di reinvestimento dei proventi derivanti dalle alienazioni delle unita' immobiliari incluse nel piano di vendita di edilizia residenziale pubblica, cosi' come previsto dalla Legge Regionale 24 dicembre 1993, n.560, e che nell'elenco allegato degli interventi di recupero da realizzare e' presente l'immobile di via Avesella 2/Tanari Vecchia 1 per un importo totale di 3.500.000.000 di lire; - 26 ottobre 1999: approvazione del progetto esecutivo di restauro e riqualificazione abitativa, per un importo complessivo di Lire 3.600.000.000, totalmente finanziati dai proventi della vendita del patrimonio pubblico ai sensi della Legge Regionale 560/93, e che nell'intervento era prevista parziale demolizione dell'edificio e una totale ristrutturazione per la realizzazione di 11 unita' appartamenti, un negozio, una saletta condominiale, con conseguente spostamento delle cabine Enel e ATC collocate nei locali di via Avesella; - 24 maggio 1999: apertura del cantiere. In seguito, il cantiere e' stato rimosso senza che sia iniziato nessun tipo di lavoro, se non un piccolo intervento di manutenzione ordinaria al tetto per evitare danni ai passanti; - Il 19 gennaio 2004: con una domanda di attualita', viene chiesto quando verranno iniziati i lavori e la previsione di disponibilita' degli alloggi. L'Assessore Monaco, evidenzia il problema dello spostamento della cabina, avendo ATC non ancora comunicato quando trasferira' la sottostazione, non si puo' presumere la data di inizio lavori; - 15 luglio 2004: in seguito a verifica, si scopre che nulla si era ancora mosso, l'immobile e' lasciato in uno stato di completo abbandono. In seguito ad un esposto dei cittadini che abitano nelle vicinanze dell'immobile, per quanto riguarda il pericolo derivante dalle onde magnetiche emesse dalla cabina, in questo mese il Comune ha avviato all'ARPA una richiesta di misurazione dell'induzione magnetica; - 21 ottobre 2004: l'ATC richiede il rinnovo contrattuale per la sottostazione di via Avesella; - 7 dicembre 2004: e' stata rilasciata una concessione di occupazione di suolo pubblico per cantiere dal 10 al 22 dicembre per effettuare lavori di manutenzione straordinaria nell'immobile di via Avesella 2/2 angolo Tanari Vecchia.


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