Crash!: Laboratorio Occupato del Precariato Metropolitano
Quest'occupazione e' la seconda tappa del tour iniziato in marzo con via avesella 2 con la finalita' di restituire spazi abbandonati dall'amministrazione alla citta'.
autore BAZ
email baz@ecn.org
citta' Bologna
data 01/11/2006
nome del file ngv_bo_it_20050925_crash_laboratorio_occupato_del_precariato_metropolitano.avi
durata 00:06:23 (hh:mm:ss)
cd 95
grandezza 83.09 Mb
lingua it
mime type ()
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Quest'occupazione e' la seconda tappa del tour iniziato in marzo con via avesella 2 con la finalita' di restituire spazi abbandonati dall'amministrazione alla citta'.
Se con l'occupazione di via avesella siamo riusciti a far spostare una centralina elettrica che provocava tumori ai vicini e a dare il via alla ristrutturazione di 14 appartamenti dell'edilizia residenziale pubblica, con la riappropriazione dal basso del magazzino ferroviario di via san donato 27 ci siamo riproposti di rendere fruibile alla citta' uno spazio che da tempo era diventato sede di spaccio di eroina.
Infatti da aprile lavoravamo per strutturare progetti come sportelli casa e precariato, workshop per la riappropriazione dal basso di cultura e strumenti informatici e per sviluppare in questa citta' sempre piu' controllata e repressa da decreti e ordinanze un tipo diverso di socialita'.
Volevamo ribadire cosi' la necessita' di andare a produrre in citta' luoghi di socialita' altra e autorganizzazione in cui il precariato possa riappropriarsi della visibilita' che costantemente gli viene negata.
Inoltre avevamo iniziato a ragionare sui problemi di inquinamento ambientale dato che senza il nostro controllo l'area sarebbe diventata una zona di scarico di materiali cancerogeni come l'amianto che abbiamo impedito fosse scaricato da operai senza protezioni nel piazzale dietro lo spazio.
L'asperienza del Laboratorio Crash! di via S.Donato 27 dall'occupazione allo sgombero estivo.
Se con l'occupazione di via avesella siamo riusciti a far spostare una centralina elettrica che provocava tumori ai vicini e a dare il via alla ristrutturazione di 14 appartamenti dell'edilizia residenziale pubblica, con la riappropriazione dal basso del magazzino ferroviario di via san donato 27 ci siamo riproposti di rendere fruibile alla citta' uno spazio che da tempo era diventato sede di spaccio di eroina.
Infatti da aprile lavoravamo per strutturare progetti come sportelli casa e precariato, workshop per la riappropriazione dal basso di cultura e strumenti informatici e per sviluppare in questa citta' sempre piu' controllata e repressa da decreti e ordinanze un tipo diverso di socialita'.
Volevamo ribadire cosi' la necessita' di andare a produrre in citta' luoghi di socialita' altra e autorganizzazione in cui il precariato possa riappropriarsi della visibilita' che costantemente gli viene negata.
Inoltre avevamo iniziato a ragionare sui problemi di inquinamento ambientale dato che senza il nostro controllo l'area sarebbe diventata una zona di scarico di materiali cancerogeni come l'amianto che abbiamo impedito fosse scaricato da operai senza protezioni nel piazzale dietro lo spazio.
L'asperienza del Laboratorio Crash! di via S.Donato 27 dall'occupazione allo sgombero estivo.
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